OPERE
I PELEGRINI DI MAROSTEGA
Commedia scritta da Libero Pilotto nel 1890.

LA TRAMA
Momolo Biondola è un uomo che vive la fede religiosa in maniera bigotta. Si propone di guidare a Roma un gruppo di suoi concittadini di Marostica. Giunti nella città eterna, i pellegrini subiscono ingiustamente delle persecuzioni al Pantheon, da alcuni francesi che li scambiano per eretici. Dopo questo affronto, tornano a casa provati nel fisico, ma fortificati nella fede. Momolo, tuttavia, decide di restare a Roma per scrivere la storia del martirio subito. Lavora con impegno, l'opera è quasi giunta al finale quando, occasionalmente, conosce una dama viennese. L'uomo abbocca alle sue lusinghe, e addirittura s’impegna a sposarla, scordando di avere già una moglie. Dopo tre mesi, a opera compiuta, la dama, prosciugati tutti i suoi soldi, finge di lasciarlo. Ritornando all'ovile, è accolto come un eroe, un padre modello, un marito fedele e un uomo pio. L'unico neo resta sempre il suo genero, che a suo giudizio, è l' esatto contrario di sé. Con la moglie, infatti, cerca di contrastare le sue idee rivoluzionarie. Intanto i trascorsi romani di Momolo arrivano all'epilogo e sarà proprio il suo genero a risolvere, senza scandali, il caso. Salvate le apparenze egli dovrà però subire senza alcuna pietà, le condanne della virtuosa moglie, fino a quando…
GLI INTERPRETI
Momolo Biondola - Enzo Pellegrini
Felicita, muggèr - Vanna Ferraro
Zanze, so fia - Antonella Asciolla
Alfredo, marìo de Zanze - Marco Rigon
Avvocato Brisiola - Dario Bellò
Lory Zimmerman - Lucia Blancato
Veronica Intocchi - Dora Meneghetti
Filomena, so fia - Manuela Cervo
Beta, so fia - Virna Tosin
Siora Checca - Nadia Guidolin
Toni, zovane praticante - Michele Toffano
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